Restauro della chiesa di Ornago
C’è uno stretto legame tra una comunità e la propria chiesa: la comunità quando è tale sente il desiderio di avere una chiesa. Allo stesso tempo questo desiderio fa da volano ad una comunità. Le pietre vive e le pietre di sasso hanno un cammino che si interseca…
La nostra chiesa parrocchiale è l’edificio che maggiormente incarna non solo la fede, ma anche la storia, la vita, l’arte, la tradizione e le vicende ordinarie e straordinarie della nostra comunità e del nostro paese.
Quando si entra in chiesa si resta colpiti dalla festa di colori e di armonia dell’impianto pittorico, ma subito dopo se ne nota, purtroppo, il degrado. Il ciclo decorativo pittorico della nostra chiesa è della metà del 1800. I due grandi affreschi dell’altare raffigurano altrettante vicende di Sant’Agata: a sinistra la Santa è confortata in prigione dalla visione di San Pietro e a destra è condotta e interrogata dal pretore romano. Il tondo centrale della volta raffigura la gloria di Sant’Agata che riceve la corona del martirio.
Nel 1949 vennero eseguiti dai fratelli Marigliani di Bergamo l’affresco dell’abside raffigurante l’agonia del Getzemani e gli altri affreschi e decorazioni presenti in chiesa.
degradato e il rifacimento con intonaco macroporoso, il fissaggio del colore instabile, l’intonazione pittorica delle lacune nei dipinti e la riproposizione di porzioni di decorazioni seriali mancanti.
Il desiderio che vuole diventare realtà: restauriamo l’impianto pittorico della chiesa.
Intendiamo procedere in due fasi:
Un’analisi attenta dello stato di conservazione degli affreschi evidenzia la necessità di un restauro completo, comprendente una pulitura generalizzata, l’asportazione dei sali, la rimozione di ritocchi e rifacimenti inidonei, il consolidamento dell’intonaco, la stuccatura delle fessure, la rimozione dell’intonaco degradato e il rifacimento con intonaco macroporoso, il fissaggio del colore instabile, l’intonazione pittorica delle lacune nei dipinti e la riproposizione di porzioni di decorazioni seriali mancanti.
Proponiamo diverse modalità. In questa pagina del sito verranno segnalate, alla voce “Albo d’oro”, tutte le entrate che verranno raccolte e le famiglie, le persone, i gruppi e le fonti da cui provengono.
Si tratta di impegnarsi con una cifra minima mensile di almeno 10 € per la durata di 3 anni. Questa forma permette alla Parrocchia di fare un piano finanziario di solido respiro. Ogni famiglia o singolo o gruppo può scegliere la cifra mensile che offrirà per il restauro. La cifra potrà essere consegnata direttamente in sagrestia ogni prima domenica del mese al termine della santa Messa del sabato sera o della domenica, oppure in segreteria parrocchiale nei giorni di apertura, o si potrà dare direttamente alla Banca disposizione di provvedere in questo senso. Per aderire al progetto chiesa o per ogni informazione bisogna contattare la segreteria parrocchiale nei seguenti giorni: lunedì e venerdì dalle 17.00 alle 18.00 e giovedì dalle 9.00 alle 11.30 al numero 0396010684, oppure rivolgersi direttamente in sagrestia al termine di ogni celebrazione. Agli aderenti con questa forma di contribuzione verrà data la Tessera di adesione e la possibilità dell’iscrizione sull’Albo d’Oro.
Si tratta di scegliere di “adottare” una parte del restauro. Proponiamo quattro moduli di adozione.
A. Adozione di una cappella laterale per € 20.000.
B. Adozione di un affresco del presbiterio (ciclo di S. Agata) per €10.000:
• La gloria di sant’Agata,
• La visione di sant’Agata,
• Il processo di sant’Agata.
C. Adozione di un affresco della navata centrale (gli Evangelisti) per € 5.000:
• San Marco
• San Matteo
• San Luca
• San Giovanni
D. Adozione di un metro quadrato di restauro per € 1.000.
Relativamente alle modalità A, B e C, in alternativa al versamento unico o rateale, è possibile anche solo impegnarsi immediatamente, versando poi la quota all’inizio dei lavori.
All’adozione verrà collegata la possibilità di avere iscritto il proprio nome sull’Albo d’Oro e relativamente alle modalità A, B e C, di una targhetta a memoria.
Consiste nella raccolta di oggetti d’oro, che magari non si usano più e che non costituiscono ricordi di famiglia, da consegnare direttamente ai sacerdoti: don Arnaldo, don Ernesto, don Andrea, al diacono Virginio o in sagrestia o in segreteria parrocchiale. Agli aderenti con questa forma verrà data la possibilità dell’iscrizione sull’Albo d’Oro.